Articolo Cani I cani
Il pastore tedesco, da sempre il numero uno freccevenerdì 2 novembre 2012      


Il pastore tedesco, un cane da guardia leale, un vero amico, capace di conservare nel tempo memoria di persone incontrate anche una sola volta.  Secondo i dati ufficiali, il pastore tedesco è il cane più venduto in assoluto in Italia con circa 27.000 esemplari l’anno. Il cane da pastore tedesco è una razza selezionata a partire da una serie di ceppi diversi, ma con forti caratteristiche comuni, di cani da guardia già da tempo esistenti e affermatisi nelle regioni centrali e meridionali della Germania.  L’allevamento selezionato è iniziato a partire dal 1899 e gli standard di razza non prevedono solo determinate caratteristiche fisiche ma, soprattutto, caratteristiche ben precise di carattere e temperamento, caratteristiche che sono considerate addirittura più importanti delle altre.

Il pastore tedesco e tutti i possibili altri
Una così vasta diffusione di questo bellissimo cane di utilità e di pregio evidente, ha portato all’inevitabile proliferazione di infinite forme meticce che, se vogliamo, in molti casi hanno ben poco da invidiare agli esemplari di razza pura. Oggi, con l’espressione cane lupo, si può intendere anche soggetti che siano, se non proprio meticci di prima generazione, pastori incrociati con altre razze. Questo può creare una certa confusione nelle persone che, put amando gli animali, non possiedono una cultura da cinofilo, nel significato stretto del termine.

Un cane che vive bene all’aria aperta
Il cane da pastore tedesco, data la mole, non può essere sacrificato in un angusto appartamento anche se poi si provvede a fargli fare delle passeggiate più lunghe rispetto ad un qualsiasi altro cane. La passeggiata serale lungo i viali cittadini o per le strade di un quartiere così detto dormitorio, dove il verde è più che altro una speranza e non certamente una presenza reale, non gli basta, per cui pensare di  accogliere in famiglia un pastore tedesco se non si ha lo spazio sufficiente, inteso come spazio all’aperto, è quasi una forma di castigo per l’amico a quattro zampe.

Lui necessita di spazio e, data la sua origine di cane da pastore,  prima che da guardia, si adatta perfettamente alla vita all’aria aperta. Chi vive in campagna o chi possiede un giardino di medie dimensioni, avrà modo di apprezzare le qualità di questo amico cane. Si lega strettamente al suo compagno umano e lo segue dappertutto, si presta a giocare con i bambini ai quali si affeziona molto facilmente, e ha una spiccata territorialità nei confronti della proprietà.
La caratteristica più spiccata che si apprezza in lui, e ovviamente anche se si tratta di una lei, è la lealtà e la capacità di conservare nel tempo un legame con persone che incontra anche solo raramente.

Apatico e ipereccitabile
Come tutte le razze, non è esente da difetti, ma tralasceremo quelle piccole imperfezioni fisiche, perché quelle che più interessano sono quelli  caratteriali. Il rapporto che ci lega al nostro amico cane è in primo luogo di tipo affettivo, è una persona di famiglia e questo è indiscutibile, ma deve essere sempre ben chiaro chi dei due comanda, chi decide dove porre il limite. Non è possibile permettergli di non rispondere ai richiami , di essere aggressivo nei confronti di qualche membro della famiglia, o che in ogni caso sono state accolte in casa come amici, così come non bisogna consentirgli di esercitare una morbosa territorialità nei confronti della proprietà espressa anche nei confronti di altri animali.
Debolezza nervosa, ipereccitabilità, timidezza, apatia, insufficiente vitalità, sono tutti difetti che ne compromettono il rendimento.

Pastori tedeschi grassi: un difetto più del padrone che suo
E’ possibile incontrare esemplari di pastore tedesco di peso eccessivo, quasi obesi, con la schiena eccessivamente larga. Sono tutti difetti indotti, non suoi, e la colpa è del suo compagno umano che, spesso, ha anch’egli problemi di giro vita. Si tratta, in sostanza, di eccessiva alimentazione, ma spesso anche di scarso movimento quando il cane è costretto in un piccolo appartamento di città. Bisogna sempre vigilare sulla condizione corporea del proprio amico cane, e questo vale non solo per il pastore tedesco ma in generale,  perché è un  chiaro segnale del suo stato complessivo di salute. Bisogna quindi trovare il tempo, non solo per nutrirlo, spazzolarlo, lavarlo, ma anche per fargli fare sufficiente moto.

Scegliere un cane in base al suo mantello
Trattandosi, in origine, di un cane da lavoro, e quindi adatto alla vita aperta anche nelle condizioni le più avverse, il mantello del pastore tedesco si presenta folto. Ne esistono tre varianti:
A pelo duro e compatto. Il pelo di copertura deve essere folto e ogni pelo è diritto, duro, ben aderente.
A pelo lungo e compatto. Tutti i peli sono lunghi, non sempre diritti, e non troppo aderenti al corpo.
A pelo lungo. Tutto il pelo si presenta molto lungo e molto morbido, tanto da dividersi lungo la linea dorsale.
Il colore classico è il fondo nero con focatura di forma regolare e chiaramente localizzate di colore bruno, ma anche più chiare, passando per il giallo fino al grigio chiaro. Oppure nero, con sfumature, semplicemente nero o anche grigio con o senza sfocature.

Gli occhi e le orecchie, una caratteristica ben precisa
Le orecchie, per posizione, ampiezza, lunghezza e portamento, determinano nel pastore tedesco gran parte dell’impressione attenta, vigile, sicura e vivace che lui deve possedere.
I piccoli portano le orecchie piegate fino all’età di 6 mesi, e a volte anche di più, ma negli adulti non sono ammesse orecchie tagliate, piegate o con tacche.
Le orecchie devono essere attaccate in alto, larghe alla base, di media lunghezza e rivolte sempre nella stessa direzione.
La testa deve essere proporzionata alle dimensioni del corpo, asciutta e moderatamente ampia tra le orecchie. I denti devono essere sani e robusti, con i molari che chiudono a forbice.

Gli occhi devono contribuire e conferirgli una espressione sicura e il loro colore, sempre scuro, deve intonarsi con quello del mantello.
Gli arti robusti e ben conformati con i muscoli del posteriore ben sviluppati per dare la giusta spinta durante la corsa e, infine, la coda folta e pelosa, ovviamente mai tagliata, pratica che oltre tutto sembra ormai essere bandita anche per le altre razze solitamente caratterizzate dalla coda mozzata, portata leggermente piegata ad arco, senza ricciolo.
Queste le caratteristiche fisiche che contraddistinguono il pastore tedesco. Tuttavia, tranne che non si voglia partecipare a mostre canine, la parte più importante di lui è il carattere, la sua lealtà, il suo legame stretto e indissolubile con il suo compagno umano, il suo affetto,  che è poi ciò che maggiormente ci interessa.

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Il pastore tedesco, un cane da guardia leale, un vero amico, capace di conservare nel tempo memoria di persone incontrate anche una sola volta.  Secondo i dati ufficiali, il pastore tedesco è il cane più venduto in assoluto in Italia con circa 27.000 esemplari l’anno. Il cane da pastore tedesco è una razza selezionata a partire da una serie di ceppi diversi, ma con forti caratteristiche comuni, di cani da guardia già da tempo esistenti e affermatisi nelle regioni centrali e meridionali della Germania.  L’allevamento selezionato è iniziato a partire dal 1899 e gli standard di razza non prevedono solo determinate caratteristiche fisiche ma, soprattutto, caratteristiche ben precise di carattere e temperamento, caratteristiche che sono considerate addirittura più importanti delle altre.

Il pastore tedesco e tutti i possibili altri
Una così vasta diffusione di questo bellissimo cane di utilità e di pregio evidente, ha portato all’inevitabile proliferazione di infinite forme meticce che, se vogliamo, in molti casi hanno ben poco da invidiare agli esemplari di razza pura. Oggi, con l’espressione cane lupo, si può intendere anche soggetti che siano, se non proprio meticci di prima generazione, pastori incrociati con altre razze. Questo può creare una certa confusione nelle persone che, put amando gli animali, non possiedono una cultura da cinofilo, nel significato stretto del termine.

Un cane che vive bene all’aria aperta
Il cane da pastore tedesco, data la mole, non può essere sacrificato in un angusto appartamento anche se poi si provvede a fargli fare delle passeggiate più lunghe rispetto ad un qualsiasi altro cane. La passeggiata serale lungo i viali cittadini o per le strade di un quartiere così detto dormitorio, dove il verde è più che altro una speranza e non certamente una presenza reale, non gli basta, per cui pensare di  accogliere in famiglia un pastore tedesco se non si ha lo spazio sufficiente, inteso come spazio all’aperto, è quasi una forma di castigo per l’amico a quattro zampe.

Lui necessita di spazio e, data la sua origine di cane da pastore,  prima che da guardia, si adatta perfettamente alla vita all’aria aperta. Chi vive in campagna o chi possiede un giardino di medie dimensioni, avrà modo di apprezzare le qualità di questo amico cane. Si lega strettamente al suo compagno umano e lo segue dappertutto, si presta a giocare con i bambini ai quali si affeziona molto facilmente, e ha una spiccata territorialità nei confronti della proprietà.
La caratteristica più spiccata che si apprezza in lui, e ovviamente anche se si tratta di una lei, è la lealtà e la capacità di conservare nel tempo un legame con persone che incontra anche solo raramente.

Apatico e ipereccitabile
Come tutte le razze, non è esente da difetti, ma tralasceremo quelle piccole imperfezioni fisiche, perché quelle che più interessano sono quelli  caratteriali. Il rapporto che ci lega al nostro amico cane è in primo luogo di tipo affettivo, è una persona di famiglia e questo è indiscutibile, ma deve essere sempre ben chiaro chi dei due comanda, chi decide dove porre il limite. Non è possibile permettergli di non rispondere ai richiami , di essere aggressivo nei confronti di qualche membro della famiglia, o che in ogni caso sono state accolte in casa come amici, così come non bisogna consentirgli di esercitare una morbosa territorialità nei confronti della proprietà espressa anche nei confronti di altri animali.
Debolezza nervosa, ipereccitabilità, timidezza, apatia, insufficiente vitalità, sono tutti difetti che ne compromettono il rendimento.

Pastori tedeschi grassi: un difetto più del padrone che suo
E’ possibile incontrare esemplari di pastore tedesco di peso eccessivo, quasi obesi, con la schiena eccessivamente larga. Sono tutti difetti indotti, non suoi, e la colpa è del suo compagno umano che, spesso, ha anch’egli problemi di giro vita. Si tratta, in sostanza, di eccessiva alimentazione, ma spesso anche di scarso movimento quando il cane è costretto in un piccolo appartamento di città. Bisogna sempre vigilare sulla condizione corporea del proprio amico cane, e questo vale non solo per il pastore tedesco ma in generale,  perché è un  chiaro segnale del suo stato complessivo di salute. Bisogna quindi trovare il tempo, non solo per nutrirlo, spazzolarlo, lavarlo, ma anche per fargli fare sufficiente moto.

Scegliere un cane in base al suo mantello
Trattandosi, in origine, di un cane da lavoro, e quindi adatto alla vita aperta anche nelle condizioni le più avverse, il mantello del pastore tedesco si presenta folto. Ne esistono tre varianti:
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A pelo lungo e compatto. Tutti i peli sono lunghi, non sempre diritti, e non troppo aderenti al corpo.
A pelo lungo. Tutto il pelo si presenta molto lungo e molto morbido, tanto da dividersi lungo la linea dorsale.
Il colore classico è il fondo nero con focatura di forma regolare e chiaramente localizzate di colore bruno, ma anche più chiare, passando per il giallo fino al grigio chiaro. Oppure nero, con sfumature, semplicemente nero o anche grigio con o senza sfocature.

Gli occhi e le orecchie, una caratteristica ben precisa
Le orecchie, per posizione, ampiezza, lunghezza e portamento, determinano nel pastore tedesco gran parte dell’impressione attenta, vigile, sicura e vivace che lui deve possedere.
I piccoli portano le orecchie piegate fino all’età di 6 mesi, e a volte anche di più, ma negli adulti non sono ammesse orecchie tagliate, piegate o con tacche.
Le orecchie devono essere attaccate in alto, larghe alla base, di media lunghezza e rivolte sempre nella stessa direzione.
La testa deve essere proporzionata alle dimensioni del corpo, asciutta e moderatamente ampia tra le orecchie. I denti devono essere sani e robusti, con i molari che chiudono a forbice.

Gli occhi devono contribuire e conferirgli una espressione sicura e il loro colore, sempre scuro, deve intonarsi con quello del mantello.
Gli arti robusti e ben conformati con i muscoli del posteriore ben sviluppati per dare la giusta spinta durante la corsa e, infine, la coda folta e pelosa, ovviamente mai tagliata, pratica che oltre tutto sembra ormai essere bandita anche per le altre razze solitamente caratterizzate dalla coda mozzata, portata leggermente piegata ad arco, senza ricciolo.
Queste le caratteristiche fisiche che contraddistinguono il pastore tedesco. Tuttavia, tranne che non si voglia partecipare a mostre canine, la parte più importante di lui è il carattere, la sua lealtà, il suo legame stretto e indissolubile con il suo compagno umano, il suo affetto,  che è poi ciò che maggiormente ci interessa.

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